venerdì 6 aprile 2012

ALESSANDRA CELLETTI



Alessandra Celletti nasce in ambito prettamente classico, ma le sue esperienze musicali e artistiche si moltiplicano con improvvise deviazioni in un ambito musicale e creativo molto personale, rivolgendo la propria attenzione soprattutto al colore dei suoni e all’equilibrio dinamico tra le note; lontana dalle etichette, difficilmente catalogabile nei cliché preesistenti, trasversalmente capace di passare da un genere all’altro con un unico imprescindibile comun denominatore: il pianoforte.
Oltre ad imporsi come autrice con il lavoro "Chi mi darà le ali" (2006) , Alessandra è apprezzata interprete di un vasto repertorio che include composizioni di Debussy, Ravel e Satie; ma anche Gurdjieff/De Hartmann, Scott Joplin e Philip Glass. La conferma del suo talento autorale arriva nel 2007 quando pubblica "The Golden Fly", sedici composizioni originali per piano, seguito, nel 2008 da “Way Out”, 16 brani nei quali le sonorità del pianoforte, con naturalezza ed equilibrio, si fondono alla forza ritmica della batteria. Anche le collaborazioni contribuiscono da sempre all'evoluzione della sua ricerca artistica; dall’artista concettuale svedese Paulina Wallenberg Olsson al sassofonista Nicola Alesini, al compositore inglese Mark Tranmer (aka GNAC) con il quale ha pubblicato l'album "The Red Pages". Di fondamentale importanza l’esperienza con uno dei massimi esponenti della musica elettronica sperimentale contemporanea, Hans Joachim Roedelius che invita la pianista romana a suonare Erik Satie al Festival di Lunz. Dall'incontro nasce "Sustanza di cose sperata", progetto live di Celletti e Roedelius, che a maggio del 2009 diventa anche un album. In contemporanea con la pubblicazione di "Sustanza di cose sperata", viene pubblicato anche un album di sonate di Baldassarre Galuppi, "Alessandra Celletti plays Baldassarre Galuppi. La curiosità e la spinta per la ricerca espressiva la portano a sperimentare costantemente strade nuove, anche nell'approccio all'antico. Di lei si interessa anche il musicista e produttore Gianni Maroccolo che le propone di realizzare un lavoro per il suo “laboratorio alchemico”:“Sketches of Sagawea”, un cofanetto in cartone serigrafato, contenente un libro ed un cd a tiratura limitata a 200 esemplari numerati con 5 brani inediti. Nel 2011 Alessandra è stata coinvolta nella sonorizzazione che accompagna la prima uscita dell’inedito di George Bataille, “W.C.” (edizioni Transeuropa), un racconto distrutto da Georges Bataille negli anni venti del secolo scorso e ritrovato alla sua morte tra le sue carte sotto forma di frammenti, pubblicati negli anni ’80 in forma anonima. Parallelamente è uscito Crazy Girl Blue tredicesimo album della pianista romana, suggestivo e immediato autoritratto musicale.


www.alessandracelletti.com



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