venerdì 6 aprile 2012

DOLCISSIMABASTARDA

Isabella, in arte DolcissimaBastarda, è una rope stylist e bondager. E c’è della bellezza, della compostezza di natura estetica profonda in ciò che fa. Un classicismo rivoluzionario, quasi un ossimoro nel suo modo di insalamare un corpo umano fino ai più intimi recessi di pelle. Eppure lei si definisce “una persona, istintiva, passionale, che in maniera semplice riesce a creare nodi complicati” creando a “corda libera”, utilizzando il feticcio della canapa sulla nuda carne per intrappolarla attraverso la libera ma preordinata composizione di corde e nodi.
Una forma d’arte, di body art complesso che non utilizza i fluidi corporei bensì un’estensione, un’espansione esteriore di natura fibrinogena, una sorta di appendice canapacea delle fibre del corpo, dato che le corde archetipiche, per l’essere umano in quanto tale, sono i nervi: un bondager, in fondo, non fa che porre il fascio dei nervi di canapa in vista su un corpo rigirato come un guanto. Un campo artistico non facile da intraprendere, quello dello Shibari, che sopravvive e si fa largo faticosamente, ma con un senso di composta dignità, fra la diffidenza dell’opinione comune moralistica.
DolcissimaBastarda è l’unica bondager donna italiana che, dopo aver seguito un percorso di formazione personale, nascendo dal mondo del bdsm, ha iniziato ad avvicinarsi “per gioco al mondo del bondage” ed in seguito, stanca del classico Shibari costrittivo, ha intrapreso una strada diversa, trovando alternative alla tradizione giapponese ortodossa tramite una decisa rimescolanza di generi e stili. Ha avuto così origine un personalissimo fashion bondage che l’artista porta, a mo’ di performance, nei locali della capitale, riscuotendo sempre maggiore attenzione fra gli addetti ai lavori. (Sonia Caporossi)


www.dolcissimabastarda.com

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